Aggiornamenti da Bruno Sebastianelli della Terra e il Cielo

Cari amici, con la presente mail vi voglio informare sulla situazione della nostra cooperativa.

Come ben sapete la nostra coop era in difficoltà da diverso tempo, con il nuovo direttore nominato 4 anni fa,  a cui furono date tutte le deleghe, si è tentato il rilancio. Il progetto era di riprendere la realizzazione di un pastificio e il coinvolgimento di un azionariato diffuso tra singole persone e gruppi di acquisto Gas. L’idea poteva essere buona in una situazione finanziaria favorevole , ma il fatturato continuava a peggiorare e i costi rimanevano troppo alti.

Con l’assemblea di maggio 2023, si è deciso di fermare la realizzazione del pastificio con mandato al CDA  di migliorare i conti per poi eventualmente riprendere questo tipo di investimento. La situazione finanziaria non è migliorata ma peggiorata con l’accordo con la coop Terrabio, voluto fortemente dal direttore,  che doveva essere il perno del rilancio. Un esito immediatamente disastroso, che ha obbligato il CDA a licenziare il direttore nel novembre 2023.

Il sottoscritto, che negli ultimi 4 anni facente funzione solo di memoria storica, ha ripreso in mano la coop con il supporto del direttore della coop El Tamiso di Padova, amici storici, nel tentativo disperato di trovare una soluzione. Ho fatto il giro di tutti i soci produttori spiegando la situazione, chiedendo una ricapitalizzazione perché nei ultimi 3 anni, 2021-2022-2023 abbiamo eroso tutto il capitale costruito in più di 40 anni. La risposta dei soci è stata commovente, tutti solidali nel ricapitalizzare oltre naturalmente i diversi soci sovventori entrati. In considerazione di questa fiducia ci siamo riuniti in conclave per lavorare sui numeri e proiezioni per verificare la fattibilità economica finanziaria per poter andare avanti da soli.

Purtroppo numeri alla mano, abbiamo capito che si continuava a perdere sia nel 2024 che nel 2025. Andrea, direttore del Tamiso, ha confermato una previsione negativa per il futuro con un personale demotivato e mal gestito. Abbiamo subito convocato 2 assemblee, febbraio e marzo 2024, comunicando, a malincuore, a tutti i soci che non esistevano più le condizioni per andare avanti da soli, senza aumentare pericolosamente la situazione debitoria già elevata.

L’assemblea di marzo ha sancito l’aumento di capitale, con mandato a trattare un accordo con le due cooperative biologiche Marchigiane, Terrabio e Girolomoni, con propensione per Girolomoni, e per  intraprendere tutti i contatti possibili anche all’esterno del mondo cooperativo

Quando la barca sta affondando, tutti scappano e diversi dipendenti se ne sono andati il giorno dopo la ricapitalizzazione! Da quel giorno stiamo portando avanti con molta fatica e in pochi volontari l’attività per non perdere la clientela e accompagnarla verso chi avrebbe preso in mano la gestione.

Finalmente l’accordo di affitto di ramo d’azienda con Girolomoni è stato firmato, hanno costituito una nuova società con sede a Piticchio di Arcevia dal nome di Arcevia Bio. Questa nuova società a capitale Girolomoni prenderà in mano il marchio e la clientela, lo stoccaggio e gli impianti di lavorazione e decorticazione cereali e legumi. Le nostre aziende agricole associate potranno associarsi alla coop Girolomoni-Montebello e la maggior parte stanno entrando per continuare a garantire la filiera dalla terra alla tavola. La coop Girolomoni-Montebello era già formata da circa 400 aziende associate in filiera che ora con le nostre si arriva a circa 500.

Per dovere di cronaca, la coop Girolomoni gestisce il mulino e pastificio e la coop Montebello tutte le aziende associate. Lasciando da parte il cuore, con il senno di poi questa operazione era da fare prima, evitando così lungaggini nei pagamenti hai soci e l’erosione di tutto il capitale.

Guardando in positivo, considerando che dalla regione Marche è partito l’impulso più importante verso il biologico, sia in Italia che in Europa, oggi possiamo dire che questa operazione rafforza ancora più il biologico Marchigiano, questa operazione ha creato una delle poche vere filiere Italiane. Da notare che nelle Marche il biologico oggi rappresenta il 30% della superficie agricola utilizzata, in Italia siamo al 18%, in Europa al 10%, per questo possiamo dire che sarà la rinascita della “La Terra e il Cielo”.

Arcevia Bio tramite la filiera di Girolomoni-Montebello continuerà a produrre il marchio La Terra e il Cielo. Con questo concludo, sperando di essere stato chiaro, ma se ci sono ancora dubbi scrivetemi pure.

N.B. In questa nuova compagine ci sarò per continuare a seguire soprattutto voi Gasisti. Un abbraccio a tutti.

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