Cornacchia

La storia della cascina Corte Motta di Cornacchia ha origini antichissime. Le prime testimonianze di coltivazione del riso mantovano (1500-1540) risalgono proprio a questa cascina, corte dei Gonzaga alla fine del ‘400.
Da allora la campagna mantovana, in particolare la zona compresa tra la sinistra del fiume Mincio e il confine col Veneto, con le sue terre ricche di fiumi e di canali, le sue corti risicole e le aie, gli approdi per i barconi, gli impianti di essicazione e le pile, ha sviluppato una tradizione fortemente legata al riso, nella pregiata varietà qui coltivata: il Vialone Nano.

La famiglia Cornacchia arriva a Corte Motta nei primissimi anni ’60. I nonni, contadini specializzati nella produzione di riso, la prendono prima in affitto, per poi riscattarla negli anni ’70: una cinquantina di ettari in tutto.
L’organizzazione è rimasta assolutamente famigliare: Davide e papà Cleto si occupano del lavoro nei campi (seguendo ancora la pratica delle rotazioni), mentre Silvia si occupa della trasformazione, del confezionamento e della commercializzazione del riso.