Il Sole

Abbiamo conosciuto Alberto Fusar attraverso il Mercato della Terra di Soncino, organizzato dagli amici di Slow Food: un esempio il suo di quell’orgoglio contadino tanto caro a Luigi Veronelli per il quale diventare contadini è innanzitutto una scelta morale, un’assunzione di responsabilità che va ben oltre la dimensione lavorativa e professionale.
Un approccio all’agricoltura, che si alimenta di cultura, di saperi, di passione, di fatiche, capace di tenere insieme salute, gusto, ambiente.
La sua azienda (15 ettari coltivati in bio) si trova a Ottobiano, nel cuore della Lomellina: terra particolarmente vocata alla produzione del riso.
Qui Alberto lavora ereditando dai nonni la passione viscerale per la terra, la stessa che già loro lavoravano tanti anni fa.
Il risultato è un prodotto straordinario. Il segreto di un riso così buono? Andare in direzione contraria all’idea di cibo sterilizzato, standardizzato, che ci propone l’industria alimentare, senza cercare scorciatoie, ma assecondando la terra, il clima e le stagioni.