Agroecologia circolare: incontro con Angelo Gentili e Damiano Di Simine lunedì 23 al Filo

Settimo appuntamento della rassegna Camminare su un filo di seta, in collaborazione con Politecnico di Cremona, Legambiente, Slow Food cremonese, Coop. soc. Nonsolonoi, Città rurale Cremona urban bees, dedicata ai temi della sostenibilità e del consumo critico.

Lunedì 23 ottobre alle ore 20:45 presso il teatro Filo, presenteremo il libro Agroecologia circolare: dal campo alla tavola: coltivare biodiversità e innovazione.

Ospiti:
Angelo Gentili è responsabile nazionale agricoltura di Legambiente e coordinatore del centro nazionale per l’Agroecologia di Legambiente, fa parte del consiglio di amministrazione di Fairtrade Italia, organizzazione del commercio equo e solidale, è membro del consiglio di amministrazione di Firab, Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura biologica e Biodinamica, coordina la rassegna nazionale sul vino biologico realizzata da Legambiente in collaborazione con l’Università di Pisa.
Damiano di Simine, da sempre attivista ambientalista, dal 1997 collabora stabilmente con Legambiente Lombardia, dove si è occupato di aree protette e territorio e successivamente di politiche di sostenibilità nell’arco alpino. Dal 2006 è stato Presidente di Legambiente Lombardia, incarico che ha ricoperto fino al 2015. Sempre dal 2006 è componente della Segreteria Nazionale di Legambiente, con delega ai temi del suolo e del suo degrado, incarico che ricopre tutt’ora. Nel 2008 è stato cofondatore del Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo, con INU e Politecnico di Milano. Attualmente è responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.

L’agricoltura influisce in maniera significativa sul nostro benessere e su quello degli ecosistemi. Purtroppo, negli ultimi cinquant’anni il massiccio utilizzo della chimica ha favorito una produzione intensiva orientata più alla massimizzazione delle rese che alla qualità. Oggi, però, nel nostro paese è in corso una trasformazione radicale, guidata da una rete di produttori pionieri, esempio di sostenibilità ed eccellenza del made in Italy. Se infatti l’agroecologia è stata a lungo tenuta al margine delle politiche nazionali ed europee, grazie anche alle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 della Commissione Europea negli ultimi anni si è imposta come una delle realtà più promettenti nel contrasto ai cambiamenti climatici e per la tutela della biodiversità. Attraverso i contributi di docenti universitari, professionisti del settore e le testimonianze di 30 tra le aziende italiane innovative, “Agroecologia circolare” analizza gli aspetti fondamentali di un settore agroalimentare rispettoso dell’ambiente e capace di produrre cibo sano ed equo. Inoltre, attraverso la valorizzazione degli scarti, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, lo sviluppo delle rinnovabili e di nuove tecnologie, riesce a favorire la resilienza delle comunità e a trasferire l’amore per la terra alle nuove generazioni.

 

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