Filiera Corta Solidale ha un nuovo direttivo!
L’assemblea dei soci ha eletto il nuovo direttivo di Filiera Corta Solidale!
E’ con vero piacere che vi presentiamo i nuovi consiglieri, direttamente attraverso le loro stesse parole:
Mauro Platé (presidente)
Conosco Filiera Corta Solidale da quando era ancora soltanto un’idea, da quando circa 15 anni fa l’allora rete cremonese di economia solidale propose di mutuare il modello dei gruppi di acquisto solidale per ampliare il numero di famiglie aderenti, costruendo una modalità di spesa facile e accessibile a tutti. Da allora Filiera Corta Solidale ha lavorato molto, sui temi dell’agricoltura sostenibile, del cibo sano, dell’economia etica, tanto da diventare un punto di riferimento per i temi ambientali ed etici, e un modello per diverse città che vorrebbero replicare questa esperienza. E’ un piacere mettersi al servizio di un’associazione, raccogliendo il testimone di tutto il lavoro fatto e valorizzare ancora di più il rapporto tra cibo, ambiente, giustizia sociale e solidarietà.
Diego Antonioli (tesoriere)
Ho visto nascere Filiera Corta Solidale negli uffici delle Acli dove allora ero consigliere provinciale. Credo che questo progetto abbia una potenzialità davvero grande perché centra alcuni punti chiave delle nostre vite: la trasformazione del sistema socio economico in un’ottica di sostenibilità e di giustizia sociale, la difesa dei beni comuni: salute, suolo, acqua, clima.
Vorrei valorizzare il più possibile questa esperienza e farla diventare un patrimonio più diffuso.
Francesca Berardi
Quello che mi è piaciuto fin da subito di Filiera Corta Solidale è la sua capacità di tenere insieme giustizia sociale e giustizia ambientale e la sua volontà di porsi come agente di cambiamento, contribuendo a trasformare il nostro territorio nella direzione di una maggiore sostenibilità. Sono stata impegnata per diversi anni come referente di gruppo e poi come dirigente. Filiera Corta Solidale ha sempre cercato di lavorare su due fronti:
1. buone pratiche: garantire una spesa buona e giusta per tutti (per chi produce e per chi consuma)
2. culturale: proporre una visione diversa della città, dell’agricoltura e del territorio
In tutti questi anni ha dimostrato una grande capacità di evolversi e adattarsi alle circostanze (anche eccezionali) garantendo sbocchi economici a piccoli produttori (che durante l’emergenza covid ad es. si sono visti chiudere anche i mercati contadini) e un servizio di spesa buona e sicura alle famiglie. Con il peggioramento delle condizioni economiche di molte famiglie, Filiera Corta ha saputo mettere in campo una risposta dal basso bella e convincente come quella delle cassette solidali sospese.
Vincenzo Prarolo
Sono stato uno dei soci fondatori di Filiera Corta Solidale. Quello che mi interessava inizialmente era soprattutto la possibilità di poter attivare un GAS nel mio quartiere.
Da sempre la dimensione dell’impegno culturale ha affianco e dato significato e valore alle pratiche. Man mano col tempo Filiera Corta è maturata e oggi quando si parla di Filiera Corta Solidale non si pensa più solo alla spesa ma all’adesione a una visione più ampia e a una dimensione di impegno per la comunità (dei produttori, del territorio, delle famiglie fragili).
Lubi Reboani
Conosco Filiera Corta Solidale da quando è nata. Per anni ho vissuto lontano da Cremona ma Filiera Corta è sempre stata un riferimento e in Spagna, dove vivevo e facevo autoproduzione, ho provato a costruire un piccolo GAS. Ogni volta che tornavo a Cremona mi mettevo a disposizione come volontaria. Oggi sono tornata a vivere Cremona, faccio la volontaria all’orto bio psico-sociale di via Belgiardino. Penso che Filiera Corta Solidale sia una delle più belle realtà di questa città.
Monica Feraboli
Per me Filiera Corta è stata innanzitutto la risposta a un bisogno: quello di accedere a un cibo sano. Con mio marito ci siamo iscritti fin dall’inizio e per diverso tempo mi sono limitata a fare la spesa. Da qualche anno, insieme a un piccolo gruppo di volontarie, abbiamo cominciato a interrogarci su come trasmettere i valori di Filiera Corta Solidale ai bambini e abbiamo costruito dei laboratori che tenessero insieme pratiche e messaggi. Ho la fortuna di lavorare in una biblioteca molto attiva e non è stato difficile proporre di implementare i testi con titoli sul consumo critico, sull’etica, sulla educazione ambientale. E così è nata Filiera Colta.
Ultimamente ho iniziato a dare una mano il martedì mattina alla preparazione delle cassette. A me Filiera Corta porta il sorriso. Mi rilassa, mi fa stare bene, mi mette di buon umore, mi fa sentire parte di un ingranaggio più grande.
Voglio mettere a disposizione la mia energia e il mio entusiasmo per far cresce questa bellissima realtà
Elisa Rigolli
Filiera Corta mi ha offerto la risposta a quello che stavo cercando. Per diversi anni con la mia famiglia ho continuato a fare la spesa. Poi ho voluto provare a impegnarmi di più mettendo a disposizione la mia esperienza di mamma e di educatrice. Ho partecipato al gruppo di volontarie che si sono attivate per reinventare la sede di via dell’Annona e renderla uno spazio più caldo e accogliente. E poi per inventare alcuni laboratori da proporre ai bambini. E’ stata un’esperienza molto bella e stimolante.
E’ entusiasmante vedere come col tempo questo spazio sia diventato così vivo. A testimonianza che a volte vale la pena credere in qualcosa, anche se non c’è ancora.
Laura Rossi
Quando ho iniziato a pensare al progetto di Filiera Corta Solidale l’idea che mi animava era la voglia di condividere un patrimonio di relazioni e metterle al servizio di tutti. E’ bellissimo vedere crescere questo progetto che col tempo ha assunto sempre più una propria anima e una propria autonomia grazie alle persone che in questi anni hanno messo e lasciato qualcosa di sé. E’ bellissimo vedere tanta gente che si mette a disposizione per farlo crescere sempre di più e che si riconosce in un sistema di valori che sono il vero cuore di questo progetto.
Grazie a tutti e buon lavoro!