A cena con Luchino Visconti

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A cena con Luchino Visconti: banchetti e osterie tra decadenza e neorealismo
Luca Glebb Miroglio
Leone Verde, 2010
96 p. ; 22 cm

Ossessione, Senso, Bellissima, Il Gattopardo, La caduta degli dei, Morte a Venezia, Ludwig, sono alcuni dei film di uno dei più grandi registi del cinema italiano: Luchino Visconti. Aristocratico e comunista, fu definito il primo dei neorealisti ma anche l’ultimo dei decadenti; nei suoi film raccontò storie stritolate nella Storia, scandalizzò, al cinema e a teatro, innovando e lavorando con i grandi attori del suo tempo – nella lirica fu lui a creare la diva Maria Callas. Lascia un corpus importantissimo di opere e di insegnamenti che oggi sono patrimonio della civiltà italiana.
Attraverso i suoi film – e con un occhio al ruolo che il cibo ha in essi – si rileggono grandi romanzi e momenti della storia europea, si esaminano diverse situazioni sociali e culturali e si apprezza l’abilità descrittiva, l’amore per il particolare e per le psicologie umane di un grande uomo di cultura. [da Leoneverde.it]

Luca Glebb Miroglio, autore di alcuni titoli dedicati alla cultura gastronomica pubblicati nella collana Leggere è un gusto! de Il leone verde edizioni (Alla ricerca della madeleine, Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi, Manhattan a tavola: delicatessen, bistrot, trattorie e A cena con Luchino Visconti). Fondatore di un’importante agenzia di comunicazione, si interessa di musica, psicologia, organizzazione culturale e dei legami tra il cibo e la cultura. Vive a Torino.

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