Chiusura prossimo ordine giovedì 8 giugno – prossimo ritiro martedì 13 giugno
Buttafuoco Cerasa, fermo

8,35

Buttafuoco dell’Oltrepò pavese DOC.
Vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi viola. Il bouquet è fruttato e floreale, con sentori di rosa appassita e more. In bocca si caratterizza per morbidezza, buona rotondità e persistenza.

Zona di produzione: Canneto Pavese.
Vitigni: barbera, vespolina e croatina in percentuali variabili secondo l’annata.
Terreno: uve da vigneti caratterizzati da una forte pendenza ed esposti a Sud, vendemmiate tardivamente, all’apparire delle prime nebbie.

Vinificazione: l’uva viene raccolta solo quando ha raggiunto una buona maturazione polifenolica. Dopo una selezionata raccolta manuale, il mosto fermenta per circa 8 giorni a contatto con le bucce. Successivamente viene travato in vasca di acciaio per 6 mesi e quindi imbottigliato.

Gradazione: 13%
Servizio: servire a temperatura di 17-18 °C in un bicchiere molto ampio.

Andrea Picchioni è considerato uno dei più bravi artigiani dell’Oltrepò Pavese, espressione di un’autentica cultura contadina, da sempre appassionato interprete dei valori ambientali e territoriali. La sua azienda, certificata biologica, è da anni inserita nel circuito dei Vignaioli Indipendenti e insignita della Chiocciola Slow Wine di Slow Food.
L’azienda nasce nel 1988, quando Andrea Picchioni decide di recuperare vecchi vigneti, in Val Solinga, per un totale di 7 ettari, su un terreno di natura prevalentemente sabbiosa, rivolto a Sud e molto scosceso (da qui il nome “buttafuoco”: che butta il fuoco, riferito al terreno che trattiene molto caldo in estate), particolarmente vocato alla produzione di vini di alta qualità.
Fin dall’inizio Andrea ha un obiettivo preciso: la conversione dei vigneti alla viticoltura totalmente biologica e in questa sfida è validamente assistito dall’enologo Giuseppe Zatti. Questa conversione si basa su alcuni cardini assolutamente rigidi ed imprescindibili, quali: utilizzo di acqua proveniente da pozzi naturali di proprietà, utilizzo di concimi di origine organica e spargimento delle vinacce sul terreno della vigna, mantenimento di una porzione di azienda a bosco per compensare l’anidride carbonica emessa dai mezzi meccanici.

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