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Buttafuoco dell’Oltrepò pavese DOC.
Vino dal colore rosso rubino intenso con
riflessi viola. Il bouquet è fruttato e floreale, con sentori di rosa appassita
e more. In bocca si caratterizza per morbidezza, buona rotondità e persistenza.
Zona
di produzione: Canneto Pavese.
Vitigni: barbera, vespolina e croatina in percentuali
variabili secondo l’annata.
Terreno: uve da vigneti caratterizzati da una forte
pendenza ed esposti a Sud, vendemmiate tardivamente, all’apparire delle prime nebbie.
Vinificazione:
l’uva viene raccolta solo quando ha raggiunto una buona maturazione polifenolica.
Dopo una selezionata raccolta manuale, il mosto fermenta per circa 8 giorni a contatto
con le bucce. Successivamente viene travato in vasca di acciaio per 6 mesi e quindi
imbottigliato.
Gradazione: 13%
Servizio: servire a temperatura di
17-18 °C in un bicchiere molto ampio.
Andrea Picchioni è considerato
uno dei più bravi artigiani dell’Oltrepò Pavese, espressione di un’autentica cultura
contadina, da sempre appassionato interprete dei valori ambientali e territoriali.
La sua azienda, certificata biologica, è da anni inserita nel circuito dei Vignaioli
Indipendenti e insignita della Chiocciola Slow Wine di Slow Food.
L’azienda
nasce nel 1988, quando Andrea Picchioni decide di recuperare vecchi vigneti, in
Val Solinga, per un totale di 7 ettari, su un terreno di natura prevalentemente
sabbiosa, rivolto a Sud e molto scosceso (da qui il nome “buttafuoco”: che butta
il fuoco, riferito al terreno che trattiene molto caldo in estate), particolarmente
vocato alla produzione di vini di alta qualità.
Fin dall’inizio Andrea ha un
obiettivo preciso: la conversione dei vigneti alla viticoltura totalmente biologica
e in questa sfida è validamente assistito dall’enologo Giuseppe Zatti. Questa conversione
si basa su alcuni cardini assolutamente rigidi ed imprescindibili, quali: utilizzo
di acqua proveniente da pozzi naturali di proprietà, utilizzo di concimi di origine
organica e spargimento delle vinacce sul terreno della vigna, mantenimento di una
porzione di azienda a bosco per compensare l’anidride carbonica emessa dai mezzi
meccanici.