Cotto / M. Pollan

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Cotto
Michael Pollan
Adelphi, 2014
506 p. ; 20 cm

Quanto più invadenti sono i presunti virtuosismi di aspiranti cuochi, tanto meno sappiamo mettere in tavola qualcosa di decente. Michael Pollan, si sa, ama i paradossi, e nel tentativo di sciogliere quello alla base del suo nuovo libro è partito per un viaggio sulle piste dei quattro elementi con cui da tempo immemorabile cuciniamo (acqua, aria, terra, fuoco), e a caccia dei piccoli, affascinanti misteri che i maghi, non tanto della cucina ma della preparazione dei nostri alimenti, rivelano a chi sa ascoltarli.
[dalla quarta di copertina]

Michael Pollan, docente universitario all’Università di Berkley e collaboratore con numerosi giornali e riviste americane. Rappresenta una voce viva e poco ortodossa all’interno del dibattito globale sull’alimentazione. Tra i libri pubblicati in Italia ricordiamo La botanica del desiderio (Il Saggiatore 2005), Il dilemma dell’onnivoro (Adelphi 2008) e Cotto (Adelphi 2014).

Puoi prendere in prestito questo libro per un mese. Per richiedere il prestito ti basterà aggiungerlo alla spesa di “soli freschi“. Il libro sarà disponibile per il ritiro il martedì successivo, contestualmente alla prima distribuzione utile di “soli freschi”, presso lo spazio Filiera al Centro di via dell’Annona 11.

Il libro andrà riconsegnato, sempre nei giorni di ritiro della spesa di “soli freschi”, allo spazio Filiera al Centro.
Sarà possibile rinnovare il prestito per un secondo mese, contattando direttamente la Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona:
– di persona in via Milano 5 (lunedì 8,30 alle 13,30; dal martedì al venerdì 8,30-12; 14-17,30);
– via telefonica (0372458289);
– via mail (biblio.seminario@gmail.com).

Per ulteriori dettagli sulletempistiche, controlla il foglietto (talloncino di prestito) che ti verrà consegnato insieme al libro.

La mancata restituzione o manomissione del libro comporta l’addebito dell’intero prezzo di copertina per i libri ancora in commercio e il doppio del prezzo di copertina per i libri fuori catalogo. I libri non devono essere sottolineati o segnati, ma trattati con cura: sono un BENE COMUNE!