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Erba selvatica raccolta in giornata: rosolaccio.
Peso indicativo: circa 200 gr.
Pianta erbacea alta fino a 80-90 cm. Il fusto è eretto, coperto da peli rigidi. Il fiore è rosso dai petali delicati e caduchi, spesso macchiato di nero alla base in corrispondenza degli stami di colore nero.
Fiorisce in primavera da aprile fino a metà luglio.
Il rosolaccio contiene degli alcaloidi che possono essere sfruttati per le loro proprietà blandamente sedative: un infuso ottenuto con 4 o 5 petali per tazza prima di coricarsi può indurre un sonno migliore. Gli alcaloidi presenti sono però blandamente tossici, per questo motivo è importante non eccedere le dosi consigliate e non farne un uso prolungato.
I cataplasmi caldi degli infusi di fiori di rosolaccio sono ottimi applicati sulle palpebre come antinfiammatorio, mentre gli antociani presenti rendono i petali un ottimo colorante per i tessuti.
In cucina il cespo di foglie che si sviluppa attorno alla radice all’inizio della primavera, quando la pianta è ancora poco sviluppata ed è lontana dalla fioritura, viene consumato lessato ed eventualmente saltato in pentola. Il sapore è delicato e leggermente amaro.
Nella cucina tradizionale le rosole trovano diverse applicazioni in risotti, paste, zuppe, insalate e frittate.
I semi della pianta sono l’unica parte priva di principi attivi: vengono utilizzati in pasticceria e panetteria.
La deperibilità delle erbe di campo, rispetto ai prodotti coltivati, è molto veloce. Per farle riprendere, specie nella stagione calda, consigliamo di immergerle in acqua fresca.
Fertilizzanti impiegati: nessuno.
Trattamenti antiparassitari: nessuno.
L’azienda biologica certificata L’Ortica lavora in maniera assolutamente naturale, per cui il prodotto viene proposto così com’è stato raccolto. Andrà, quindi, accuratamente ripulito prima di essere consumato e potrà presentare delle imperfezioni dovute alla genuinità del prodotto stesso.