Sabato 5 febbraio: mobilitazione per l’aria pulita

Filiera Corta Solidale aderisce alla mobilitazione per l’aria pulita promossa sabato 5 febbraio dalla Rete Ambiente Lombardia.
A Cremona si terranno 2 Flash Smog coordinati dagli Stati generali Clima, Ambiente e Salute: uno alle ore 14 in via Tavernazze, tra l’inceneritore San Rocco e l’attuale autostrada Pc-Cr-Bs, e uno alle ore 15 alla rotonda di Cavatigozzi, in via Milano km 3,2 (adiacente alla nuova palestra).
Due luoghi simbolici scelti in prossimità di infrastrutture, aree e impianti individuati come possibili cause di grave inquinamento dell’aria dall’indagine epidemiologica avviata dall’ATS Valpadana, rimasta per ora incompiuta.

Dalle ore 13,30 alle 13,50 punto di ritrovo a Cremona presso Teatro Ponchielli. Per chi decidesse di raggiungere per conto proprio il luogo della manifestazione seguire le indicazioni per il bodrio Vacchelli (via Tavernazze tra il Battaglione e il Bosco ex parmigiano) Come associazione intendiamo richiamare l’attenzione di tutti i cittadini cremonesi sul rischio per la nostra salute a causa della cattiva aria che respiriamo tutto l’anno in Pianura Padana, tra le peggiori in Europa e con il maggior numero di morti premature dovute ai livelli insostenibili di Pm10 e Pm2,5.

Piattaforma comune e condivisa è l’Appello di Rete Ambiente Lombardia su change.org dal titolo “Apriti cielo. Ripuliamo l’aria di Lombardia” che chiede alle Istituzioni locali e regionali di intervenire finalmente sulle cause dello smog.

CAMBIARE ARIA

Il pesante inquinamento atmosferico presente nella nostra Regione deve indurre i nostri amministratori ad assumere provvedimenti significativi nella direzione di un rapido e consistente miglioramento della qualità dell’aria. Rispetto alla gravità della situazione non vi possono essere rinvii né comportamenti amministrativi inadempienti e in contraddizione con una vera transizione ecologica.

DIECI PASSI PER NON MANDARE TUTTO ALL’ARIA

Vogliamo l’apertura di un confronto istituzionale stabile con la Regione, nel quale la società civile e l’associazionismo possano avere voce in capitolo, avvalendosi anche dell’apporto tecnico scientifico di organismi indipendenti. In particolare, chiediamo la realizzazione dei seguenti obiettivi:

  • La limitazione del traffico privato ed il potenziamento e l’efficientamento del trasporto pubblico sostenibile, con riduzione dei costi per gli utenti; la promozione della mobilità dolce favorendo una rete efficace di piste ciclabili, percorsi pedonali e pedonalizzazione dei centri storici e di parte dei quartieri; il ridimensionamento del traffico aereo e la revisione dei piani di ampliamento degli aeroporti.
  • L’elaborazione di un Piano per il progressivo superamento degli impianti di incenerimento dei rifiuti, attraverso la raccolta differenziata spinta su tutto il territorio regionale e il recupero di materie prime e secondarie in coerenza con i principi dell’economia circolare; la disincentivazione della produzione e dell’uso della plastica.
  • La decarbonizzazione dei sistemi di produzione energetica; l’innovazione tecnologica sostenibile degli impianti industriali; l’adozione di metodi per il filtraggio decisamente più efficienti e la verifica sistematica delle emissioni dei camini.
  • La disincentivazione degli allevamenti intensivi e impattanti, con una pianificazione territoriale ecocompatibile.
  • L’adozione di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria di ultima generazione, più capillare, con dislocazione nelle aree di maggior criticità; una costante manutenzione delle centraline di rilevamento degli inquinanti; una maggior trasparenza nella raccolta e diffusione dei dati.
  • Una drastica riduzione del consumo di suolo; la razionalizzazione degli impianti di logistica e lo stop alla loro proliferazione; la pianificazione di una più diffusa intermodalità su ferro.
  • Maggiori incentivi per la bonifica dell’amianto; la semplificazione delle pratiche burocratiche per favorire un risanamento del territorio più veloce ed efficace, soprattutto nelle aree ex industriali.
  • L’avvio di un’operazione di riforestazione massiva in tutta la Regione, anzitutto partendo dall’applicazione della Legge 10 del 14/1/2013 che obbliga ciascun Comune sopra 15.000 abitanti a mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato.
  • La riorganizzazione del sistema sanitario regionale con particolare riferimento alla medicina di prevenzione, garantendo sistemi di monitoraggio degli effetti sanitari relativi alle emissioni di ciascun territorio, in modo partecipato con le comunità locali.
  • Campagne di sensibilizzazione e formazione alla sostenibilità ambientale rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, al personale della Pubblica Amministrazione e alle aziende.

UNA BOCCATA D’ARIA FRESCA

Liberiamo l’aria dai veleni: il diritto a respirare in modo sano deve essere garantito a tutte e a tutti!

Per raggiungere questi e altri importanti obiettivi abbiamo bisogno del tuo aiuto: firma e fai circolare la petizione.

PER APPROFONDIRE:

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935120313566

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0013935120310264#!

https://www.mdpi.com/1660-4601/18/3/1226

https://www.thelancet.com/journals/lanplh/article/PIIS2542-5196(20)30272-2/fulltext

 

*RETE AMBIENTE LOMBARDIA

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